Lo zio di Kostas marcò Maradona ai Mondiali del ‘94 e poi lo lanciò nel calcio Personalità, forza fisica e qualche gol pesante: come al Barça in Champions
Giugno 1994. Foxboro Stadium, Boston. Caniggia fa velo e Maradona, dopo una finta a rientrare, sbilancia e mette quasi a sedere una serie di difensori greci, piazzando poi il suo magico sinistro telecomandato sotto l’incrocio dei pali. Con la maglia numero 4, tra i greci saltati come birilli, c’era Manolas. Non l’ultimo colpo in casa azzurra – che in quei giorni aveva appena 3 anni – ma lo zio Stelios, leggenda del calcio greco, il Totti ellenico per devozione a una maglia (l’Aek). Era l’ultimo gol a un Mondiale per il Pibe de oro, prima dell’ultima squalifica per doping. Zio Stelios ha fatto tanto per il piccolo Kostas: perché è stato lui a raccomandarlo, quando poi è divenuto il ds dell’Aek Atene, andandolo a pescare nell’isoletta di Naxos, dove il ragazzino faceva l’attaccante.Fonte: Il Mattino