Tranne la prima punta James con Ancelotti ha giocato ovunque

La storia del rapporto tra James ed Ancelotti dimostra come il fantasista non ha bisogno di un ruolo definito: ma, di principi di gioco che lo esaltino, andando alla ricerca di quella verticalità e di quella profondità, da sempre cardine della fase offensiva voluta da Ancelotti e quest’anno mai trovata fino in fondo. A dimostrare questo legame tattico, basta osservare lo storico del posizionamento di James nelle 51 gare disputate con Ancelotti. Sono 17 le partite disputate partendo dal fronte destro dell’attacco, 15 gare da trequartista puro, 11 i match in cui è sceso in campo da ala sinistra, mentre 8 sono le partite in cui ha giocato da interno di centrocampo. Insomma, tranne che la prima punta, James ha giocato in tutte le possibili posizioni: Ancelotti lo ha fatto svariare in un 4-3-1-2 da numero dieci alle spalle di due punte, in un 4-3-3 come esterno offensivo ed in un 4-2-3-1, con una mediana molto robusta e tre giocatori di fantasia (con James al centro) alle spalle di una prima punta fisica. Salta agli occhi come manchi all’elenco il 4-4-2, lo schema utilizzato dal coach azzurro dalla sconfitta con la Sampdoria maturata in avvio di scorsa stagione e non più abbandonato per questioni di equilibri difensivi. Fonte: Il Mattino

Rodriguez
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