MONDIALE FEMMINILE – L. Giuliani: “Italia, non porti limiti”

Le azzurre proseguono la preparazione in vista della Cina

L’Italia del c.t. Bertolini prosegue la preparazione in vista della sfida di martedì contro la Cina, gara si disputerà martedì alle ore 18,00 a Montpellier valevole per gli ottavi di finale. Ieri in conferenza stampa è intervenuto il portiere Laura Giuliani della Juventus dove parla della sfida contro le asiatiche.  “Siamo arrivate sino a qua, è un peccato mettersi ora dei freni. Continuiamo a sognare, nessuno si aspettava questi risultati e tutto quello che viene da adesso in poi è qualcosa di guadagnato. Quando ho deciso di andare a fare la panettiera era un momento di difficoltà e mi sono detta che era l’unico lavoro che potessi fare per potermi allenare di giorno. Il fatto di lavorare contemporaneamente al calcio è stato un modo per staccarmi dalla routine e per avere un’altra visione delle cose. All’inizio ho lavorato per costrizione, poi è stata una scelta. Il portiere è un ruolo particolare perché sei lì da solo, magari ti arriva un tiro a partita e in quel momento devi farti trovare pronto. E’ un ruolo che assomiglia alla vita di tutti giorni fuori dal campo, un errore può servirti per analizzarti e cercare di migliorarti. Le porte devono rimanere uguali, sono dell’idea che niente vada cambiato. Se sei posizionata bene riesci ad arrivare su palloni che un portiere uomo riesce a prendere anche se ha una posizione di partenza errata perché ha una struttura fisica e un’esplosività diversa rispetto ad una donna. Mi è rimasta impressa questa frase ‘Adesso come prima’: ce l’ha detta una campionessa che qualche cosa in carriera l’ha vinta. Il segreto della nostra difesa  è l’organizzazione, a livello di reparto abbiamo lavorato tantissimo in questi giorni di preparazione e si sono visti i risultati in campo. Non è scontata questa sintonia, visto che tutte le giocatrici della difesa giocano in squadre diverse. A livello individuale abbiamo i migliori difensori di questo torneo, non è un caso che abbiamo preso solo due gol ed entrambi su rigore. Prima di entrare in campo metto prima il guanto sinistro perché con il destro saluto e mentre vado verso la porta tocco prima il palo destro, poi la traversa e il sinistro. Faccio il segno della croce e guardo il cielo, credo di avere qualcuno che mi protegge e mi affido a lui. Se facciamo un salto indietro di trent’anni, a livello maschile l’altezza media dei portieri era molto più bassa rispetto ad oggi e non si è mai parlato di abbassare le porte. Le ragazze si adattano bene e anche in questo Mondiale lo stanno dimostrando”.

La Redazione

Giuliani
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