Ma la Roma ha già scelto le proprie strategie e lo ha anche detto: Amadou Diawara piace, e anche tanto, interessa, e parecchio, e nonostante lì in mezzo non manchino gli interpreti, si potrebbe anche pensare di affrontare l’argomento. Ma le due questioni camminano isolate e indipendenti, perché a Trigoria devono incassare e sistemare i propri conti e con quei trentasei milioni risolverebbero qualsiasi problema, archivierebbero le preoccupazioni e si proietterebbero altrove. Magari, ma dopo il primo luglio, per ovvie ragioni di bilancio, anche in direzione Diawara, che per la Roma vale dai 12 ai 15 milioni di euro e per il Napoli non meno di 20. Sono punti di vista, ovvio. Mentre Manolas non ha assolutamente dubbi, come conferma il CdS, per lui va benissimo (ri)mettersi in macchina, percorrere questi duecento chilometri scarsi che lo separano dal Napoli e rendere esecutivo il quinquennale che è ormai redatto in ogni riga: però ci vogliono (prima) trentasei milioni di euro, per fare in modo che cominci un’altra avventura che si profila all’orizzonte.
La Redazione