Fa parte di quella generazione di brasiliani cresciuti guardando le magie di Robinho e Neymar e che inevitabilmente prova ad emularli. Si ispira a loro e non lo nega Rodrygo alla presentazione con il Real Madrid. La Casa Blanca lo aveva bloccato già un anno dal Santos per 40 milioni e da ieri è cominciata la sua avventura europea. Se in prima squadra o con il Castilla, in Segunda B, ancora non è chiaro: toccherà a Zidane decidere. L’attaccante più giovane (17 anni) a segnare un gol in Coppa Libertadores, insomma, si dice pronto ora che di anni ne ha 18 (è nato il 9 gennaio 2001): «Realizzo quello che per tutti i bambini brasiliani è un sogno, è il giorno più bello della mia vita» dice. Accompagnato dalla giovanissima famiglia (il padre ha 35 anni), si cimenta più che bene anche in spagnolo e in qualche palleggio al Bernabeu, prima di regalare palloni ai circa 3 mila tifosi che hanno sfidato i 30 gradi delle 13 di ieri a Madrid per vederlo. «Ho parlato con Vinicius – continua – ci conosciamo da tempo e abbiamo giocato insieme in nazionale: mi ha detto di avere pazienza, perché qui è tutto diverso e ci sono più pressioni. Se sono meglio di lui? No, abbiamo le stesse caratteristiche, però io segno più gol». Non gli manca nemmeno l’umiltà e a chi gli chiede se è pronto a diventare il Neymar del Real Madrid lui risponde senza problemi: «No, io voglio essere il Rodrygo del Real Madrid. Di Neymar ce n’è uno e non ce ne saranno altri». Fonte: Cds