El Bandido è un bravissimo ragazzo, poche parole e varie finte, un predestinato che ha scalato il calcio a modo suo, tra tunnel e parabole che l’hanno trascinato in giro per il Mondo, partendo dalla Colombia (ovviamente), passando dall’Argentina (al Banfield: a proposito, con tanto di scudetto) e poi lo dirotta al Porto (subito triplete: scudetto, coppa di Portogallo ed Europa League; a seguire, altri due campionati vinti ed argenteria di famiglia arricchita con due Supercoppe portoghese) e gli spalanca dinnanzi le porte della ricchezza sua e di chi ha investito su di lui: il Monaco spende 70 milioni e un anno dopo ne incassa una decina in più per cederlo al Real Madrid, dove si scatena la magìa di un incontro, quello con Carlo Ancelotti, che nel 2016 lo vuole anche nel suo Bayern Monaco, non prima che James abbia raccolto trofei ovunque (una Liga, due Champions e anche due Supercoppe Uefa e due Intercontinentali, come s’usava dire una volta). Fonte: Cds