I giorni in cui ha ricevuto dal popolo azzurro l’accusa di alto tradimento per avere accettato la panchina della Juve. È infatti riuscito a ricompattare una tifoseria che si era progressivamente sfilacciata nei mesi scorsi, come testimoniato dal calo di spettatori al San Paolo e dal relativo interesse che si coglie rispetto alle prime manovre di mercato del club in queste settimane.
La reazione è stata molto dura, anche se non si sono viste tute buttate nei cassonetti dell’immondizia, come accadde in un sabato di luglio di tre anni fa, quando la Juve ufficializzò l’acquisto di Higuain. Più che mai convergente è la posizione del tifo su Sarri e diventa lui, come riporta il Mattino, l’allenatore che più di tutti si era avvicinato all’obiettivo scudetto nel dopo-Maradona, il nemico da battere. Lui, il napoletano che aveva fatto sognare i napoletani. Si deve tuttavia andare oltre questi aspetti emotivi e far sì che il fronte unico non sia contro Maurizio e la Juve, ma a sostegno del Napoli. Che il San Paolo si accenda già nelle prime settimane del nuovo campionato, non soltanto quando arriveranno qui i campioni d’Italia con il loro allenatore in tuta (non possiamo pensare che tradisca anche il look).
La Redazione