Non ci sarebbe da sorprendersi se Carlo apportasse questa variazione tattica ( tre mezzepunte alle spalle di Milik ) perché vuole una squadra propensa al cambiamento e perché il 4-4-2 non ha sempre convinto. E poi il giocatore italiano di maggiore qualità della squadra, punto fermo per Mancini in Nazionale, non si è trovato a suo agio: Insigne, primo italiano nella classifica delle valutazioni dei calciatori del Cies (posizione 53, valutazione 75,1 milioni), rende di più nel 4-3-3, sul lato sinistro, là dove lo aveva piazzato Zeman ai tempi del Pescara e lo aveva utilizzato Sarri nel suo triennio, alternandolo con Mertens nella prima stagione perché al centro dell’attacco c’era l’intoccabile Higuain. Dopo il primo infortunio di Milik hanno giocato entrambi, poi Mertens ha dato anche il cambio ad Arek nell’ultimo anno. Puntare su un giocatore del livello di James Rodriguez rappresenta il salto di qualità sul mercato che Ancelotti auspicava per puntare all’assalto della Juve e al superamento della fase a gironi di Champions League. Ma c’è il rischio che a disposizione del tecnico vi siano giocatori che occupano la stessa posizione e hanno caratteristiche relativamente simili. È infatti da escludere la cessione di Callejon e Mertens – pubblicamente riconfermati dall’allenatore – e Insigne ha lanciato messaggi chiari sulla volontà di proseguire nel rapporto con il Napoli dopo una stagione in chiaroscuro. Fonte: Il Mattino