Una visione panoramica del San Paolo di Napoli dove stanno effettuando i lavori di ristrutturazione per le Universiadi 2019 che si svolgeranno in Campania dal 3 al 14 luglio
La pista d’atletica, le balaustre, gli impianti audio e d’illuminazione, i bagni, gli spogliatoi, i maxischermi persino gli esterni (con qualche murale) e, dulcis in fundo, i sospirati sediolini (chi più ne ha più ne metta…). S’è messo mano a tutto, questo bisogna riconoscerlo, a tempi di record. Un bel punto di svolta, vera e propria àncora di salvezza queste benedette Universiadi, ove si pensi che se non ci fossero state, in tutta probabilità l’impianto avrebbe continuato inesorabilmente a languire. Adagiandosi su di un monotono leitmotiv d’indolenza, determinato vuoi dall’annosa mancanza di fondi, che dalle inesauribili controversie fra Comune e Ssc Napoli. E allora, tutto è bene ciò che finisce bene? Parrebbe (stavolta) proprio di sì, poiché dopo l’arrivo di quei fondi regionali rivestiti d’indispensabilità (a dire il vero per illuminata intercessione di Aurelio De Laurentiis), si sono sbloccate un bel po’ di cose. A partire da quella convenzione della quale per un bel periodo s’erano perse le tracce.
Fonte: Cds