Fabian Ruiz: “Napoli è passionale e i tifosi danno tutto loro stessi”

Il centrocampista del Napoli parla anche di Sarri e della notte di Liverpool

Contro le Isole Faroer debutto con la nazionale maggiore della Spagna per il centrocampista del Napoli Fabian Ruiz e non vede l’ora di giocare nell’Under 21 dove sfiderà a Bologna il suo compagno di squadra Alex Meret per l’Europeo di categoria. Il calciatore iberico in un’intervista alla “Gazzetta dello Sport” parla del suo primo anno in maglia azzurra e sulle prospettive future. “Si, è stato un anno molto positivo. Tanto per me singolarmente come per il Napoli: abbiamo lottato su tutti i fronti, è mancato solo il titolo che desideravamo tutti. Ora siamo pronti per ripartire con grande speranza e voglia. Per me è arrivata la nazionale, che è un grande premio alla stagione. E c’è l’Europeo Under 21: un ultimo piccolo grande sforzo per chiudere al meglio”.

Abbiamo parlato col ct della Spagna Under 21, Luis De La Fuente, e l’ha elogiata per la duttilità tattica mostrata quest’anno nel Napoli. “Effettivamente ho giocato in tante posizioni, e all’inizio non è stato facile visto che avevo cambiato Paese, lingua e campionato. Ero un po’ preoccupato e ho sofferto. Poi mi sono adattato e il fatto di sentire grande fiducia intorno mi ha dato molta sicurezza. Ancelotti ha puntato su di me nonostante fossi giovane e alla prima esperienza all’estero e in Champions. Quando ti muovi tanto a livello tattico è importante aver qualcuno che ti dia indicazioni precise, e così è stato. Mi ha fatto crescere tantissimo”.

Il Liverpool campione d’Europa. Quanto ha ripensato alla parata di Alisson su Milik al 92’ a Anfield? “Tanto! Abbiamo fatto un gran girone, abbiamo battuto i futuri campioni e siamo rimasti fuori per un dettaglio, un vero peccato. Detto questo penso che il Liverpool per ciò che fatto vedere in tutto l’anno abbia meritato di vincere la competizione. Per quanto ci riguarda spero che il prossimo anno in Europa possiamo avere un pochino più di fortuna. In campionato l’anno scorso il Napoli era stato vicino alla Juve, quest’anno meno. Stiamo crescendo e penso che saremo in grado lottare fino alla fine per lo scudetto”.

La cosa che più le è piaciuta di Napoli? “La gente e la maniera di vivere il calcio. Vengo da Siviglia, città appassionata, e a Napoli ho trovato lo stesso fuoco sacro già dal primo giorno. La gente ti dà tutto, ti tratta come se fossi uno della famiglia. Venendo da fuori fa piacere, carica, ti fa sentire bene. Si apprezza”.

Cosa le è piaciuta meno? “Niente. Bella città, grande clima, c’è il mare”.

E la polemica per l’eventuale approdo di Sarri alla Juve? “A Napoli ne parlano tutti, ma nel calcio siamo professionisti e ognuno prende la decisione che ritiene più opportuna e conveniente. Se Sarri pensa che per lui sia positivo andare alla Juve io non posso dire nulla. Poi è chiaro che per quello che ha fatto a Napoli da noi i tifosi ci possano restare male ed essere contrari. Però alla fine uno dev’essere professionale e scegliere il meglio per la propria carriera. Se questo per Sarri significa andare alla Juve ci deve andare”.

La Redazione

 

Fabian Ruiz
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