Il punto della situazione – L’astinenza da calcio giocato può giocare, talvolta, brutti scherzi. Questo assunto vale non solo per i tifosi ma anche per opinionisti di ogni genere e specie che, pur di conquistare un attimo di gloria (…leggasi audience…) non lesinano in dichiarazioni. Tra quelle che, di recente, hanno fatto il giro mediatico della nazione, spicca quella che mescola il calcio alla politica economica. Un provvedimento governativo in fase di completamento, dovrebbe concedere alcune agevolazioni di carattere fiscale alle imprese dislocate nel mezzogiorno. Una piccola boccata di ossigeno, stando alle premesse, per il tessuto produttivo ubicato nella macro regione italiana da troppo tempo depressa. La società sportiva calcio Napoli, in quanto società per azioni, beneficerebbe di questa misura fiscale ed i primi effetti potrebbero riflettersi nella prossima finestra di mercato. A condizione che i poteri forti del calcio, da sempre parti attive e ben inseriti nel contesto politico ed economico del paese, non ne inducano il rallentamento. Questo aspetto è stato sottolineato da qualcuno che non ha perso occasione per gridare allo scandalo. Tuttavia, il Napoli che sarebbe favorito, rispetto alle super potenze del nord, è un’affermazione che proprio non si può ascoltare. Sentir parlare di iniquità e ingiustizia stride con la storia del nostro campionato e l’onestà intellettuale, dote che non dovrebbe mai mancare a qualsiasi giornalista, sembra smarrita. Il presunto favore che, di riflesso, il governo starebbe facendo alla società di Aurelio De Laurentiis (…ed a tutte le squadre meridionali…) stride con le recenti affermazioni dell’ormai ex arbitro Mazzoleni. Affermazioni gravi, che trasudano rancore verso il Napoli ed uno strisciante servilismo verso la squadra bianconera. Dichiarazioni che avallano i cattivi pensieri del popolo di fede partenopea che ha gridato allo scandalo durante la finale di supercoppa di Pechino, che si è indignata durante il recente Inter-Napoli e che, da sempre, vede la lotta per il tricolore fortemente inquinata da errori a senso unico. Se l’empatia può essere un fatto naturale oltre che reciproco, nel caso di specie, i rigori concessi sulla fiducia sono episodi su cui qualcuno dovrebbe indagare. Chiacchiere al veleno, che alimentano rancori e continuano ad avvelenare lo sport nazional popolare. Rivogliamo il pallone, quello giocato, che fa gioire ed imprecare, sognare e sperare. L’attesa è ancora troppo lunga, purtroppo ed il rischio di altre inutili e dannose parole è troppo alto.
A cura di Riccardo Muni