Zlatko Zahovic è tornato in patria dopo aver appeso gli scarpini al chiodo e si dedica a scoprire talenti per il Maribor: «Ed ho scoperto Josip nell’Interblock, in seconda divisione. Voleva lasciare il calcio, ma aveva un talento troppo grande per farlo. Dovevo impedirlo».
Parliamo del 2010, Ilicic aveva 22 anni: perché già voleva lasciare questo sport? «Josip stava attraversando un momento personale molto complesso, anche dal punto di vista familiare. Aveva perso fiducia nel calcio e negli uomini. Era pronto a mollare tutto: l’ho convinto a continuare. Quando lo vidi scendere in campo,mi innamorai immediatamente del suo straordinario talento: era uno dei calciatori più belli da vedere mai ammirati in Slovenia».
Come lo ha dissuaso dal lasciare il calcio? «Non attraverso i soldi. Definisco Josip un mio figlio calcistico, gli ho fatto sentire l’affetto che un padre può dare, che il calcio inteso come famiglia può regalare. In un anno al Maribor ha mostrato tutta la sua classe ed è arrivato l’interesse di molte squadre, tra cui il Palermo».
Ha la sensazione che Ilicic non si sia ancora davvero consacrato, visto il suo talento? «Ne ho la certezza. Anzi, mi prendo la responsabilità di dire che se il Napoli prende Josip si avvicina alla Juventus. A Torino c’è Cristiano Ronaldo che è il più forte di tutti,ma il Napoli con Ilicic fa un grande passo per avvicinarsi alla vetta della classifica».
Ancelotti è l’allenatore giusto per valorizzarlo? «Stiamo parlando di uno dei tecnici più importanti della storia del calcio. Uno che ha sempre amato i calciatori di qualità. Se Ilicic sarà del Napoli, sono convinto che Ancelotti saprà farlo rendere al meglio, saprà dargli lo spazio necessario per far vedere che Josip è uno dei primi 20 calciatori al mondo per tecnica e qualità. Solo con calciatori così si può ridurre il gap dalla Juventus».
Ilicic ha sempre mostrato una certa discontinuità: non è preferibile restare all’Atalanta dove c’è meno pressione? «Josip commetterebbe un grosso errore se restasse a Bergamo.Mi dispiace per la società, per Gasperini e per i tifosi nerazzurri,ma la sua esperienza all’Atalanta è finita, ha bisogno di un’ultima grande chance. Napoli è la città perfetta per lui: la passione del pubblico, la voglia di vincere qualcosa, la possibilità di battagliare con la Juventus. Raggiunti i 32 anni, Josip ha bisogno di una sfida del genere e per lui non esiste una piazza migliore di Napoli per esprimere il suo infinito talento. Poi, anche una personalità come la sua credo si sposi perfettamente con la cultura e l’amore per il calcio che hanno i napoletani. Sarebbe un matrimonio semplicemente perfetto».
Fonte: IL Mattino