L. Insigne: “Il mio futuro? Voglio restare e su Sarri alla Juventus dico che…”

L'attaccante del Napoli dal ritiro della nazionale di Mancini

L’Italia del c.t. Roberto Mancini prosegue la preparazione in vista della doppia sfida valevole per le qualificazioni ai prossimi Europei contro Grecia e Bosnia-Erzegovina. In conferenza stampa le parole di Lorenzo Insigne attaccante del Napoli e degli azzurri di Mancini.

Sul Liverpool. “Fa male, sapevamo che c’era un girone non semplice, in Champions, ci abbiamo provato fino alla fine. Peccato per la parata su Milik, ma sono discorsi vuoti, è andata com’è andata. Loro sono una grande squadra, hanno meritato”.

Su Sarri. “Queste voci mi dispiacciono, per noi giocatori del Napoli e per il popolo napoletano ha fatto tanto. Si è sempre schierato dalla nostra parte. Poi è un professionista, non può allenare per sempre. Farà male questa scelta, ha fatto benissimo al Chelsea arrivando terzo, finale di coppa inglese, vincendo l’Europa League. Dispiace, è dura vederlo su quella panchina, ha cambiato tantissimo. Non riesco a esprimermi, sono napoletano e conosco il pensiero, come stanno vivendo questa situazione. Quando sarà ufficiale… per noi napoletani sarà tradimento”.

Sulle possibilità di andare via da Napoli. “Ho tante pressioni, si aspettano tanto da me, ma il periodo brutto è passato. Io vorrei dare il triplo… Il Napoli non vince da parecchio, fa male. Sono in Nazionale e sto cercando di preparare al massimo. Ognuno di noi sa che c’è un periodo così”.

Sull’essere decisivo. “Con le mie qualità dovrei dare sempre di più. So di averlo. Sono arrivato a 28 anni di essere capitano del Napoli, della mia squadra del cuore. Poi ci sta, vogliamo vincere perché arriviamo sempre secondi, pure in Champions siamo stati vicino al passaggio del turno. Bisogna fare qualcosina per vincere i trofei. A fine carriera vuoi averli in bacheca, soprattutto per la squadra e la qualità. Poi non invidio Jorginho, se lo merita, ha fatto tanto con il mister a Napoli. Ho fatto i complimenti a Sarri”.

Sull’essere bandiera. “Sono contento e orgoglioso di stare al Napoli. Finché faccio bene a Napoli i trofei non mi mancano. Quando non avevo la fascia si aspettavano molto, ora ancora di più”.

La Redazione

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