Sarebbe bello riveder Fabio Quagliarella a Napoli per chiudere la carriera. A 36 anni suonati è comunque in perfette condizioni fisiche e con la mentalità di un giovanotto. Non a caso è diventato capocannoniere del campionato, migliorando la già ottima scorsa stagione. La Sampdoria vorrebbe tenerselo stretto, anche perché il contratto dell’attaccante scadrà nel 2020 e ci vorrà tempo per lo svincolo. A Quagliarella tornare a Napoli farebbe piacere, lo ha sempre detto e non cambia idea. Nella Sampdoria qualcosa potrebbe cambiare, a partire dall’addio dell’allenatore Giampaolo che ha esaltato Quagliarella in queste ultime stagioni. Ci sarebbero, quindi, tutte le condizioni di un addio, ma bisogna fare i conti col presidente Ferrero. Nonostante la volontà del calciatore e l’età, lo stabiese ha un altro anno di contratto, e soprattutto è il capocannoniere del campionato.
IMPOSSIBILE che Ferrero non chieda per lui una cifra che potrebbe anche essere di qualche milione. Del resto il miglior attaccante della Serie A non si può mica regalare senza chiedere nulla in cambio. Servirebbe una trattativa, quindi, che al momento non è stata aperta. Fermi alle belle parole di De Laurentiis, ma nessuno ha chiamato il giocatore o la Sampdoria. Quagliarella non ha ricevuto telefonate, e nessuno ha contattato la Sampdoria. Servirebbe una trattativa vera e propria. Prendere Quagliarella non sarebbe una formalità, e nemmeno uno scherzo. Di certo non sarà sufficiente alzare un dito, ma bisognerà andare da Ferrero decisi a prendere il calciatore.
SICURAMENTE non dovrebbero circolare cifre eccessive, ma una valutazione di Quagliarella di circa 7-8 milioni il Napoli deve aspettarsela. Se De Laurentiis pensa che prendere lo stabiese sia solo un fatto di cuore, ma burocraticamente una formalità, sbaglia. L’attaccante va voluto, corteggiato, e soprattutto acquistato. Se il Napoli vorrà fare felici il calciatore e i tifosi dovrà muoversi, perché Quagliarella rappresenta una tentazione anche per altre società. Per il Napoli sarebbe un rinforzo interessante, un’alternativa a Milik che porterebbe esperienza e duttilità tattica, a patto di accettare un ruolo inevitabilmente da comprimario.
La Redazione