Oggi Koulibaly vale 20 volte il suo costo, il colpo fu ad opera di Bigon

La storia di Koulibaly  va ricostruita nei dettagli: gennaio 2014, il Napoli ha bisogno di un difensore centrale, ne tratta alcuni, sta quasi per chiudere una trattativa, nella quale sono impegnati

circa quindici milioni, quando Rafa Benitez blocca tutto. «Aspettiamo, a giugno prendiamo il più forte». Riccardo Bigon aveva trattato Koulibaly un anno e mezzo prima, quando era ancora acerbo, poi aveva tenuto il nome lì, nel data-base; e Maurizio Micheli, attuale braccio destro di Giuntoli, era andato a vederlo ancora in Belgio, nello Genk. Benitez decide di virare, per attendere Koulibaly, bloccato alla modica cifra di sette milioni di euro, e prende un jolly difensivo per tappare l’emergenza, il brasiliano Henrique, che però si esprime meglio sulle fasce. Ma va bene lo stesso. Il colpo è opzionato e a giugno, ecco Koulibaly, accolto da Benitez a Castel Volturno a tavola, con bicchieri utilizzati – sostandoli – per fargli cominciare a saggiare i movimenti difensivi italiani. Cinque anni dopo, Koulibaly ha una clausola rescissoria utilizzabile solo per i club stranieri pari a 150 milioni di euro: dunque, oggi vale oltre venti volte in più. Fonte: Cds

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