Marco Tardelli, campione del mondo 1982 con l’Italia a Madrid, è tra quelli che si è sempre battuto con fermezza contro il razzismo negli stadi.
La notte del Meazza con i cori contro Koulibaly è stata in tal senso una delle pagine più brutte del calcio italiano. «Direi che è stata una brutta pagina per il calcio in generale. Sono state messe delle regole ma il razzismo negli stadi resta difficile da debellare perché purtroppo gli stupidi ci saranno sempre».
Ha riscontrato dei passi avanti in Italia rispettato alla notte di Inter-Napoli al Meazza? «La Figc ha messo delle regole: se queste vengono rispettate si tratta sicuramente dei passi avanti.Ma a mio avviso la svolta decisiva la possono dare i calciatori».
In che senso? «Stoppando la partita appena avvengono buu razzisti contro qualche calciatore di colore: dovrebbero fermarsi tutti, compagni di squadra ed avversari, Secondo me questo potrebbe essere il miglior deterrente».
Un segnale forte, lei crede che possa poi realmente accadere? «Lo spero ma c’è bisogno che i calciatori in campo si aiutino nella decisione, tutti i 22 che sono sul campo al momento dei cori razzisti dovrebbero fermarsi. Questo sarebbe il modo migliore per risolvere il problema al di là delle regole più rigide che sono state introdotte».
Le regole hanno funzionato? «Direi di sì, visto che gli episodi in serie A sono diminuiti. Però non sono scomparsi. Ricordo quello ad esempio capitato a Kean nella trasferta a Cagliari».
Il razzismo negli stadi è un problema soprattutto italiano o in questo momento lo considera più generale? «Purtroppo sì, è un problema soprattutto italiano: ho giocato tanti anni in Inghilterra e queste cose non sono mai accadute».
Domani c’è Napoli-Inter al San Paolo: Koulibaly ritrova l’Inter, che situazione vivrà? «Penserà a giocare una bella partita come sempre davanti a un pubblico rispettoso verso gli avversari come è quello del San Paolo».
San Paolo che si è stretto intorno a Koulibaly dopo la notte da incubo del Meazza. «Il pubblico di Napoli gli ha sempre manifestato un grande attaccamento e lo farà anche domani in occasione della sfida contro l’Inter. In generale dico che la vera vittoria è comportarsi normalmente». Fonte: Il Mattino