Panchine girevoli, solo Ancelotti è una certezza col dubbio Insigne

In pole Mourinho e Deschamps. Ma nella lista per la successione spunta anche il nome di Sarri.

 A un anno di distanza dal persuasivo discorso rivolto da De Laurentiis ad Ancelotti (accompagnato da un sostanzioso contratto), il calcio italiano vuol rifarsi il look anche con allenatori di grande prestigio, per proporsi con convinzione a livelli internazionali dopo il flop di questa stagione. Guardiola ha chiarito che non lascerà il City, dove percepisce 15 milioni, però l’ipotesi di un rientro può stimolare Mourinho e Deschamps (il ct della Francia campione del mondo), dopo che Zidane ha deciso di non attendere gli sviluppi delle vicende di casa Juve ed è tornato alla guida del Real Madrid. E ha stimolato soprattutto Conte, stanco dell’esilio dorato a Londra. Ha lasciato cadere proposta da Inghilterra e Spagna, si è concentrato sull’offerta dell’Inter e sul progetto che dovrebbe rilanciare i nerazzurri dopo stagioni di sofferenza. Proprio come il collega che siederà sulla panchina della Juve, l’ex ct dell’Italia – la più bella negli ultimi anni, con quel cuore e quel gioco visti negli Europei 2016 – avrà a disposizione uomini di alto livello (mercato libero, dato che l’Inter è rientrata nei parametri finanziari e non è più nel mirino dell’Uefa) e sarà una preoccupazione per i campioni d’Italia come per il Napoli, che ha recitato benissimo in questi mesi il ruolo di outsider. Pensiamo che la squadra azzurra possa fare di più, anche se si rafforza la concorrenza. Dipenderà dalle scelte di mercato, perché Ancelotti vuole abbinare la freschezza dei talenti all’esperienza di giocatori consolidati. Ma la prima mossa di mercato è interna e riguarda il destino di Insigne, in bilico nonostante il vertice del primo maggio in casa dell’allenatore. Non si mascheri una decisione con una questione ambientale: le ragioni sarebbero altre in caso di addio.Fonte: Il Mattino

AncelottiInsigneNapoliPanchine
Comments (0)
Add Comment