Marrucco, ag. Zola: “Il calcio italiano annoia, stiamo perdendo clienti…”

Queste le parole dell'agente di Gianfranco Zola ai microfoni di Radio CRC

E’ intervenuto ai microfoni di Radio CRC, nel corso della trasmissione “Un Calcio Alla Radio”, l’agente di Gianfranco Zola Fulvio Marrucco: “Sicuramente è stata una grande gioia ieri, i rigori sono una lotteria. C’è rammarico da una parte per non sfidare il Napoli in finale, dall’altra contentezza, il calcio inglese adesso sta trionfando e questo dovrebbe farci riflettere. E’ stata una partita molto fisica, stupenda in quanto intensità. I tifosi tedeschi sono stati uno spettacolo fino alla fine, hanno ringraziato i giocatori nonostante la sconfitta. L’intensità è una questione di mentalità, noi in Italia, dall’alto delle nostre quattro coppe del mondo, pensiamo di essere ancora i maestri del calcio. Da un lato è vero, ma se non cambiamo la cultura della crescita, dell’equilibrio tra calciatori-arbitri-tifosi, non cambierà mai nulla. Il calcio è lo specchio del nostro paese, siamo rinchiusi nelle nostre convinzioni ataviche. Come può migliorare il Napoli? Prima di tutto, quello visto contro l’Arsenal, non è il Napoli che abbiamo visto nel primo periodo, per questioni mentali e fisiche. Il Napoli è difronte ad una campagna d’acquisti difficilissima, a Luglio sapremo quale sarà la nostra sorte come tifosi, nel senso che avremo degli obiettivi definiti in quel periodo. Si stanno cercando terzini, ma bisogna cambiare qualcosa anche nel modulo. Insigne in quel ruolo mi ricorda molto lo Zola del Parma, che poi lasciò perché non riuscì ad adattarsi ed andò al Chelsea. Sarebbe importante non perdere i top player che abbiamo già. Nel campionato inglese, Koulibaly sarebbe un ottimo giocatore, vorrei vederlo giocare con Van Dijk. So perfettamente che le partite che giocano le top 5 inglesi, contro squadre di bassa classifica, divertono. Le nuove generazioni si annoiano a vedere la Serie A, stiamo perdendo in potenziali clienti, appassionati. Io, che sono un avvocato, quando vado al San Paolo vengo perquisito, mi tolgono l’ombrello, anche se piove. Si dovrebbe avere una nuova mentalità”.

A cura di Emilio Quintieri

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