Non è mai troppo presto per lanciarsi sul mercato, per giocare d’anticipo, per dare un senso al futuro, provando a costruirselo a propria immagine e somiglianza: e c’è un tempo, ma anche un modo, per sfuggire alle aste, per scappare via dal braccio di ferro, per starsene un po’ defilati ma paghi, d’aver evitato il traffico e la concorrenza che s’annuncia(va) fastidiosa. Hirving Lozano è un’ombra che s’allunga su Castel Volturno, par di vederla oltre la Pineta, uno scatto, una finta e via: ci sarà un giorno, poi, per afferrarla fisicamente, ma adesso è già qua, virtualmente, un «colpo» sistemato ai fianchi di rivali. E’ successo tutto in fretta, i preliminari, le chiacchierate e ciò che vale come opzione – la chiameremo morale – per sentirsi un passo avanti all’universo calcio: è capitato tra il primo maggio e poi ieri, in quella chiacchierata a più voci che s’è avuta a casa-Ancelotti con Raiola e poi nel dialogo ristretto tra De Laurentiis e il manager d’un calciatore sul quale c’è convergenza da un bel po’. Fonte: Cds