ESCLUSIVA – L. Ciccarelli (a.s. Giugliano): “Cuore e carattere il segreto della promozione. Callejon? Ecco come mi regolerei per domenica”

All'interno l'intervista all'addetto stampa del Giugliano

Il calcio campano mai come quest’anno ha davvero toccato le vette più alte con la promozione del Giugliano in serie D e in cadetteria da parte della Juve Stabia. Senza dimenticare il Napoli che è secondo in serie A e degli ottimi campionati di Casertana e Portici tra mille difficoltà. Di questo ma anche della squadra di Ancelotti ilnapolionline.com ha intervistato l’addetto stampa del Giugliano Calcio Leonardo Ciccarelli.

Dopo aver perso la finale di Coppa Italia contro il Cervinara, si temeva un contraccolpo del Giugliano e invece la promozione. Prime tue sensazioni? “Sì, è vero si temeva che la squadra potesse accusare il colpo, anche se c’è da dire che il Cervinara se l’è meritato, purtroppo però si giocò su un campo davvero ai limiti dell’impraticabile. Per fortuna la squadra si è ricompattata e c’è stato un crescendo fino al successo contro la Frattese. Si sono recuperati molti punti nei loro confronti, poi nella finale nonostante tutto le due espulsioni e l’infortunio, rimanemmo in 8 ma il carattere e la voglia di vincere ha prevalso su tutto, perciò i complimenti al club sono meritati”.

Si può dire che il campionato d’Eccellenza è stato tra i più equilibrati e incerti degli ultimi anni? “Quest’anno il campionato è stato molto incerto e al tempo stesso il più bello degli ultimi 20 anni e il merito va dato a molte compagini che ne hanno fatto parte. Sicuramente la Frattese con il bomber Oliva, ha fatto vedere cose straordinarie, la stessa Afro-Napoli, la rivelazione Casoria e per buona parte della stagione anche l’Albanova, prima del calo nel girone di ritorno. Agli spareggi play-off ci sono altre compagini forti e con buone possibilità che possa salire in serie D un’altra squadra campana”.

Questa è stata una stagione dove si sono messe in evidenza le squadre campane in diverse categorie. E’ una regione felix a livello calcistico? “Sul piano sportivo sicuramente è stata una stagione altamente positiva, merito della Juve Stabia che è salita in B, come per il Portici che si sta ben comportando, poi vediamo come andrà l’Avellino e senza dimenticare la Casertana. La squadra dei “falchetti” ha un attacco che se lo sognano in tanti come: Castaldi e Floro Flores, ma purtroppo le pessime condizioni del terreno di gioco non ha messo nelle condizioni la squadra rossoblu di fare la differenza. Purtroppo c’è da aggiungere che a livello imprenditoriale non si è fatto quel passo in avanti per far crescere il movimento in Campania e mi auguro che si possa crescere anche da questo punto di vista”.

Ti vorrei chiedere delle Universiadi, il 3 Luglio inizierà la kermesse sportiva. Secondo te ci si arriva al top oppure tutto questo tam tam mediatico è uno specchietto per le allodole?Purtroppo devo darti la seconda risposta, nel senso che ci sono ancora molti impianti che non sono ancora pronti e temo che si sia persa l’ennesima grande occasione per fare il salto di qualità. Cosa serve parlare di un evento così importante se poi ci sono molte problematiche a livello impiantistico? Perciò si arriverà all’evento con gli impianti pronti ma non come avremmo voluto, quindi non sono soddisfatto di come si arriverà alle Universiadi”.

Dopo la maglia gettata a Callejon nel post gara contro il Frosinone, tu come ti regoleresti in vista della prossima sfida contro il Cagliari di domenica al San Paolo? “Premesso che è stato un gesto molto grave fatto nei confronti del ragazzo spagnolo, però ho l’impressione che si sia ingigantito a livello mediatico. A Frosinone sono accaduti episodi ancora più gravi come la tentata rapina ad Ounas oppure l’aver rotto i vetri a giornalisti da parte dei tifosi di casa. L’aver messo le curve a 30 euro per la sfida contro il Cagliari non calmerà gli animi, anzi temo che allontanerà la gente dallo stadio per domenica sera. Credo che in questi casi bisogna riavvicinare la gente alla squadra con altre iniziative, però al momento non lo si fa ed è una sconfitta da parte di tutti”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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