Mentre il campionato sta per finire con il Napoli che ha conquistato matematicamente un posto in Champions, si guarda già al mercato estivo dove il club azzurro vuole recitare un ruolo da protagonista in entrata ma anche in uscita. Di questo ma anche della vicenda di Callejon a Frosinone ilnapolionline.com ne ha parlato con l’agente Fifa Riccardo Napolitano in un’interessante intervista.
In queste ore danno per fatta la trattativa tra il Napoli e la Fiorentina per Veretout. Anche a te risulta che è un’operazione in dirittura d’arrivo? “Che Veretout piaccia al Napoli non è un mistero, però al momento so che c’è un interessamento tra le parti, nulla di più. In questo momento il club azzurro e mister Carlo Ancelotti non hanno ancora preso alcuna decisione sulla rosa per la prossima stagione, perchè ci sono diversi nomi in ballo in vari reparti. Poi parlando del calciatore della Fiorentina è più vicino ad Allan e quindi dovesse arrivare partirebbe l’ex Udinese, mentre Diawara è quello vicino alla cessione. A questo Napoli serve un regista e Veretout non ha quelle caratteristiche che serve alla compagine partenopea”.
Per il ruolo di terzino destro in pole position ci sono: Lazzari della Spal e Lazaro dell’Herta Berlino. Cosa ne pensi a riguardo? “Anche in questo caso sono nomi attenzionati dal club di De Laurentiis, nessuno dice il contrario, mentre Trippier per le casse sociali azzurre costa troppo, ingaggio compreso. Il Napoli è in questo momento una società virtuosa, con persone all’interno del club esperte e competenti, perciò sono certo che si faranno le scelte per il meglio di tutti. Pensiamo a Fabian Ruiz, nessuno avrebbe scommesso nulla sul suo valore ed ora è un calciatore davvero strepitoso. Io credo che il d.s. Giuntoli farà come sempre il suo lavoro e poi c’è da capire chi andrà via in estate”.
Sui rinnovi dei contratti che il Napoli sta guardando con attenzione, quali secondo te sono quelli più vicini alla stretta finale? “Anche in questo caso il Napoli sta cercando di analizzare la situazione al meglio e io personalmente non lascerei andare via Zielinski e Maksimovic. Quest’ultimo dico che ha fatto un buon campionato e lo terrei nella rosa del club azzurro. Per quanto riguarda le altre situazioni dico che Mertens io fossi nella società lo cederei, ma attenzione non metto in discussione il valore del belga che rimane sempre un calciatore valido, ma per una questione di età. Così come per Callejon che quest’anno sotto porta ha mostrato meno lucidità rispetto alle passate stagioni. Io sono certo che con un allenatore come Ancelotti e un club che ha dimostrato di saperci fare, penso che potranno fare ottime operazioni in entrata e cedere i calciatori che non fanno più parte del progetto”.
Dei giovani che si sono messi in evidenza c’è Luperto. Il difensore classe ’96 ha mostrato anche a Frosinone tutto il suo valore, te lo aspettavi a questi livelli in maglia azzurra? “Personalmente non sono sorpreso, io sapevo delle sue doti già dai tempi della Primavera, quando già in quel periodo si vedeva che aveva il senso della posizione e con il Napoli ha confermato questa caratteristica. Io penso che il prossimo anno fossi nella società partenopea lo manderei a giocare in prestito in un altro club dove può fare esperienza e prendere un elemento in difesa, perché come disse più volte Pierpaolo Marino, le squadre si costruiscono dal reparto arretrato e quest’anno il Napoli ha mostrato qualche lacuna da questo punto di vista”.
Dalla vicenda di Callejon alla rapina ad Ounas, il calcio in mano ai tifosi violenti. Tu come agiresti? “Io conosco personalmente Ernesto Salvini, il dirigente del Frosinone e, mi assumo le responsabilità, questi non sono tifosi, ma delinquenti. Queste persone vanno allo stadio con il preciso scopo di fare casino e non guardare la partita e perciò non vanno perdonate. Se queste persone hanno problemi vano curati con le carceri come si fa in Inghilterra, dove negli impianti ci sono le carceri all’interno e vengono messi dentro. Sulla vicenda di Callejon purtroppo è un gesto davvero brutto e inqualificabile, dove viene penalizzato un ragazzo perbene e che ha sempre amato la maglia. Si può discutere su una stagione dove lo spagnolo ha reso meno rispetto al passato sotto porta, ma guai a mettere in dubbio la sua serietà. Io da tifoso del Napoli sento di chiedergli scusa per quel gesto di uno sconsiderato, perché come dici tu non è sport ma violenza allo stato puro”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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