La prima presenza in Europa fu toccata e fuga con Edy Reja

La prima volta, toccata e fuga, in realtà fu con Edy Reja, protagonista di un capolavoro forse persosi nella bulimia calcistica: dalla serie C, alla serie B, alla serie A e poi direttamente all’Intertoto, godendosi un’ora e pezza di autentica passione (e disperazione) a Lisbona. Ma il passaporto lo concesse, a medio-lungo termine, Walter Mazzarri, che in Europa League ci arrivò nel 2010 e ci rimase sino ai sedicesimi di finale, esami preparativi per atterrare in Champions, un anno dopo, per vincere la coppa Italia, nel 2012, per ritrovarsi ancora in Europa League, nel 2013 e lasciare con una nuova qualificazione in Champions. Le mete obbligate – Monaco, la sponda City di Manchester e la «beffa» con il Chelsea – rappresentano capisaldi di una memoria che racchiude in sé anche i dodici punti di Benitez, caso unico mica raro, insufficienti per accedere agli ottavi di finale dopo essersi preso a pallonate con Arsenal, Borussia Dortmund e Olympique Marsiglia. Fonte: Cds

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