Un giorno di ordinaria follia: Nella giornata di ieri tutto tranne calcio

Si è passati dalla contestazione, ai cori, fino all'aggressione fuori dallo stadio

Al termine della vittoria del Napoli sul campo del Frosinone per 2-0, in virtù delle reti di Mertens e Younes. La squadra è andata a festeggiare sotto lo spicchio dei tifosi azzurri. I calciatori battendo le mani si sono avvicinati per regalare la propri maglia ai supporters. Ma quella di Callejon è stata rifiutata e rispedita al mittente. Inizialmente lo spagnolo non se ne era accorto, ma Mertens che era lì vicino si è avvicinato ai tifosi per chiedere spiegazioni. Solo a quel punto Callejon vedendo la propria maglia a terra l’ha raccolta e, senza fare nessuna polemica, ha deciso di tornarsene negli spogliatoi. Ma questo non è l’unico caso di nervosismo della giornata, infatti la giornata di ieri si era aperta con lo striscione esposto in Piazza Plebiscito: “Carletto ultimo prescelto per prendere in giro tutti. Senza un vero progetto”. Presa di posizione della tifoseria contro la proprietà. Durane il match dello Stirpe si sono sollevati cori del tipo: “Noi vogliamo vincere”, all’indirizzo del presidente accusando i giocatori di scarso impegno.

 

DULCIS IN FUNDO

Dulcis in fundo l’episodio più sconcertante di tutti, l’aggressione da parte di alcuni sostenitori del Frosinone all’indirizzo di alcuni giornalisti napoletani e del calciatore azzurro Ounas. Con macchine gravemente danneggiate e l’intervento delle forze dell’ordine. Un giorno di ordinaria follia a Frosinone per il Napoli col nervosismo della tifoseria a tratti esagerato specie nella contestazione a Callejon, uno dei calciatori più professionali non del Napoli ma dell’intera Serie A, ma soprattutto con le scene vergognose successe fuori dallo stadio.

A cura di Emilio Quintieri

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