Oliva: “E’ un gesto simbolico, non riferito al calciatore, che andava fatto”

L’episodio “restituzione maglia” a Callejon, ha fatto e fa discutere. Patrizio Oliva, ex campione del mondo dei superleggeri, ha una posizione decisa in merito e non crede si sia trattato di un affronto al calciatore e che possa trattarsi di un qualcosa di simbolico: «Comprendo lo stato d’animo dei tifosi e voglio supporre che non sia stato Callejon il destinatario di tale forma di protesta. Allo spagnolo, che ha sempre dato l’anima in campo, non si può non voler bene. Mi dispiace che ci sia capitato lui ma per me questo gesto, simbolicamente, andava fatto. Non entro nel merito di questioni tecniche, non ne sarei all’altezza, ma da coach non posso far altro che constatare un crollo di natura caratteriale che ha compromesso l’ultima parte della stagione. Ultimamente gli azzurri hanno letteralmente mollato. Dall’Arsenal andata e ritorno, all’Atalanta, sono venuti meno sul fronte del carattere e della combattività. Aggiungerei più in generale che il calcio non può più essere considerato uno sport, ma un ramo della finanza, e dove girano miliardi di euro non c’è più credibilità. Gli stessi calciatori tendono a preservarsi in ottica futura».

Fonte: CdS

 

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