Il collega di cuoreazzurro.it Mario Passaretti, attraverso un suo pezzo, analizza il momento tra la squadra del Napoli e la tifoseria dove si è creata una spaccatura.
”Da Piazza Plebiscito a via Marina le contestazioni sono unanimi e stavolta oltre al presidente viene preso di mira anche Carletto Ancelotti.Striscioni duri che contestano l’operato societario ma che tendono a sminuire la grandezza di un affermato allenatore. Sono anni che alcune frange di tifosi attaccano costantemente la società accusandola di non fare determinati sforzi per far sì che il Napoli vinca qualcosa,ma stavolta ci sono andati giù pesante accusandolo di essere l’ultimo prescelto per prendere in giro tutti.E menomale che siamo solo alla prima stagione di Carlo in questa squadra alla guida di un Napoli che non si può dire di certo suo e quindi prima di apostrofarlo in maniera negativa sarebbe stato opportuno dargli il tempo di lavorare. Ma la piazza è esigente e stanca di aspettare ed allora si attacca tutto e tutti ed è così che i giocattoli si rompono e a pagarne le spese sono tutti.Ma gli striscioni non sono stati gli unici episodi negativi di un ambiente rotto,basti pensare al gesto irriconoscente verso Callejon dove alcuni hanno rifiutato il suo omaggio(la maglietta delle sue 300 presenze in azzurro) rilanciandola in campo dopo che lui si era recato a fine match ad omaggiare i sostenitori azzurri.Proprio lui esempio di lealtà e professionismo che ha dovuto buttar giù un boccone amaro per il gesto figlio di una insoddisfazione generale. La stessa insoddisfazione che porta i supporter azzurri a fischiare Insigne,simbolo della città e della squadra.Messo sulla graticola per alcune sue frasi o per delle prestazioni non del tutto convincenti.E allora anche lui va attaccato! A Napoli si sta creando un clima di tensione che non porterà a niente di buono perchè invece di costruire si rischia di rompere un giocattolo che deve essere ancora assemblato”.