Il Napoli di Ancelotti ha inizialmente mantenuto l’impalcatura del 4-3-3 di Sarri, per poi passare al 4-4-2 spostando Lorenzo Insigne dal ruolo di ala sinistra a quello di attaccante al fianco di Milik. La scelta di Ancelotti ha pagato soprattutto in Champions League dove il Napoli schierava Maksimovic come terzino destro, passando poi a un assetto a 3 centrali con Koulibaly e Albiol in fase di non possesso garantendo così maggiore copertura. Poi svanito l’effetto sorpresa e arrivati gli infortuni a turno di Albiol, Maksimovic e Chiriches per Ancelotti è stato impossibile potenziare l’assetto tattico facendo risultare la squadra prevedibile.
A cura di Emilio Quintieri