Il “caso” Insigne scatena il dibattito tra i procuratori!

Qualche fischio della “piazza”, le paroline (?) dette al tecnico al momento della sostituzione, la presenza senza dubbio ingombrante di Mino Raiola, la panchina nel match contro l’Atalanta…Tutto ciò ha tramutato Insigne in un caso. E, vista la valenza del giocatore, le cifre che si mettono sul piatto quando si tratta di lui, si è aperto il dibattito tra i procuratori. Ecco alcuni pareri sulle pagine de Il Mattino:

«Insigne è un patrimonio del Napoli e a Napoli può esprimersi al meglio, dove è un protagonista. In altre squadre tutto ciò dovrebbe riconquistarlo anche se ne ha le qualità. Di club che hanno la possibilità di comprarlo non ne vedo tanti e sono tutti bloccati con gli attaccanti: le squadre italiane sono al completo, all’estero potrebbe muoversi l’Atletico Madrid, se dovesse andare via Griezmann. Per tutte le altre lo scenario cambierebbe solo se andasse via una punta. Ad esempio al Psg la vedo impossibile a meno che non partisse Cavani», spiega Alessandro Canovi. «Insigne è molto importante per Napoli. Credo che tutto sia risolvibile e rimarrà perché è un giocatore importante per gli azzurri. Se ci dovessero essere offerte irrinunciabili la società ci penserà ma a mio avviso tutto verrà dimenticato se Lorenzo giocherà bene queste ultime cinque partite. Non sarei così preoccupato, per me resterà a Napoli anche l’anno prossimo e con l’inizio della nuova stagione tutto verrà dimenticato», commenta Oscar Damiani. «Insigne è nato a Napoli ed è diventato un giocatore importante qui: prima di riflettere sulla possibilità di andare via ci penserei mille volte. Se poi dovesse arrivare un grande club lo terrei presente, ma non credo che nell’immediato possa prospettarsi una situazione del genere e penso che il suo percorso professionale possa proseguire in maglia azzurra», il parere di Vincenzo Morabito. «Le ultime vicende non rendono più la posizione di Insigne dogmaticamente immobile. Pensare a una sua uscita adesso è un’ipotesi che può starci: soprattutto di fronte a un’offerta di un certo tipo», il parere di Claudio Pasqualin.

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