La filosofia, quella iniziale, ha ispirato un mercato indirizzato verso la tentazione di restare simili al passato (quindi 4-3-3) e ora abbondano gli esterni (Insigne, Mertens, Callejon, Younes, Ounas, Verdi), eventualmente modificabili geneticamente, nello sviluppo di un calcio che abbia anche altre connotazioni tecniche. Ma stavolta, avendo tempo e percezione assoluta del Napoli e delle sue potenzialità, si può pensare di essere dinnanzi al bivio di una rivoluzione completa, anche ideologica, da riavviare attraverso operazioni che modifichino – nella loro natura – la struttura portante? Il Napoli che verrà, lo suggerisce il campo, sarà sempre meno somigliante a quello dell’anno scorso e sempre più prossimo a quello più recente: e dunque, strategie tecniche differenti. Un’altra punta da sistemare con Milik; un altro centrocampista di passo e di orientamento della manovra? Fonte: CdS