Ancelotti, lascia che il talento di Insigne resti in panchina, cerca energia e inventiva in Younes o in Verdi, ha la percezione che la propria nottata, quella dei suoi, sia diventata improvvisamente pigra: la quinta, la Roma, è ancora lontanissima, la qualificazione in Champions non è in discussione, e anche il margine dall’Inter è di sicurezza. Ma sono le gambe che sembrano appesantite e il cervello senz’altro: son crollate le certezze, secondo il CdS, quelle appartengono all’Atalanta. Che sfila proprio come una Dea.
La Redazione