Il Napoli esce dall’Europa League contro l’Arsenal, punterà comunque alla conferma del secondo posto e progettare il futuro a livello di calciomercato. L’ex calciatore del Napoli e attualmente vice allenatore nel Padova Massimiliano Esposito racconta a “ilnapolionline.com” i suoi trascorsi azzurri e sul campionato di serie B.
Ti volevo chiedere sul campionato di serie B in generale, secondo te chi vedi come favorita per la promozione in massima serie? “La B come al solito è un campionato imprevedibile fino alla fine, al momento per la promozione sono avvantaggiate il Brescia e il Lecce, anche se non scarto il Palermo puoi dire la sua fino alla fine”.
Anche se non furono anni felici, cosa provasti in quelle stagioni con la maglia del Napoli? “Emozione unica indossare la maglia del Napoli che è la squadra della mia città, non è da tutti. In quegli anni ho cercato di lottare sempre al massimo per questi colori e per non tradire l’affetto e l’attaccamento della mia gente. Mi dispiace solo che i risultati non furono esaltanti, ma non mi pento di aver scelto il Napoli”.
Un paio di settimane fu c’è stata la rottura del gemellaggio tra Napoli e Genoa. Anche se vivi fuori, come ti spieghi tutto ciò? “Purtroppo non è mai bello interrompere un gemellaggio, soprattutto questo che durava da tanti anni, ma è chiaro che se lo hanno fatto i tifosi del Napoli, avranno avuto i loro motivi. E’ probabile che avranno notato nei supporters del Genoa dei comportamenti non buoni, perché il napoletano nei confronti del prossimo dà il cuore e se viene tradito finisce tutto com’è successo in questa circostanza”.
Essendo stato un centrocampista ti vorrei chiedere di Niccolò Barella, calciatore seguito anche dal Napoli. Secondo te è un calciatore adatto agli schemi di Ancelotti? “Barella sta dimostrando di essere un ottimo giocatore in prospettiva, con la partenza di Hamsik, il suo arrivo darebbe maggiore forza alla mediana azzurra. Il giocatore del Cagliari secondo me ha tutto per far bene con i colori azzurri e mi auguro quindi che possa vestire la maglia partenopea”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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