Ci sono corsi e ricorsi, sembra di ritrovarseli tra gli anfratti della memoria, che riemergono in Claudio Botti, ch’è stato presidente della Camera penale di Napoli, che è docente universitario, che fu fondatore del Te Diegum negli anni d’oro e che ora attraversa le tenebre con malinconia: «C’è il luogo comune, anche adesso, che da un napoletano ci si debba aspettare di più: è capitato anche a Paolo Cannavaro di recente. E ora tocca a Insigne: è un corto circuito ambientale e andrebbe gestito con una personalità che forse al calciatore manca. Ha talento, ne siamo sicuri, e proprio per questo, non potendo sacrificare Koulibaly o Allan, toccherà a lui…Ora e in questo modo sembra il più semplice dei rimedi». Fonte: Cds