Per un paio di partite si è avuta la sensazione che si fosse “umanizzato”. Impreciso, superficiale negli appoggi, la controfigura del Koulibaly che il Napoli è abituato a vedere. A Verona, si deve essere stufato della normalità che non gli appartiene e si è inventato un pomeriggio eccezionale, con una doppietta che vale come energizzante. Non è cambiato assolutamente nulla, ha forse semplicemente avuto bisogno di una boccata d’aria, ma appartiene sempre agli extra terresti e le due reti di Chievo non hanno aggiunto nulla nella valutazione stagionale. E’ un leader riconosciuto, tecnicamente ma anche psicologicamente, e per chi non l’avesse capito, al Bentegodi ha voluto lanciare un messaggio a se stesso, alla squadra, ai tifosi: il mondo, visto dal K2, è meraviglioso…
Il Mattino