Ancelotti – Emery due allenatori giramondo allo specchio

Ancelotti ed Emery sono due allenatori giramondo e allo stesso tempo vincenti. Perché entrambi sono saliti sul tetto d’Europa (in Champions col Real Madrid e in Europa League col Siviglia), mentre in Francia hanno vinto tutti e due alla guida del Psg. Tatticamente, però, hanno idee diverse. Il gioco dello spagnolo è tendenzialmente più votato all’attacco, mentre quello di Ancelotti è diventato celebre negli anni per il suo pragmatismo. Carletto è uno che bada poco alla forma e molto alla sostanza, tanto più se in ballo ci sono delle coppe da mettere in bacheca. D’altra parte la difesa a 4 è sempre stato il suo marchio di fabbrica (salvo proporre a volte a Napoli un sistema con tre centrali e un terzino), mentre Emery si lascia andare con qualche esperimento in più: linea a 3 o a 5. Idee diverse anche per la fase offensiva, visto che Ancelotti predilige avere sempre una punta fisica sulla quale appoggiare il gioco e i lanci dalla retroguardia, mentre Emery preferisce avere attaccanti di movimento che scambiano nello stretto e si adattano di più al gioco palla a terra del resto della squadra. D’altra parte, pur senza raggiungere esattamente il tiqui taca di Guardiola, il modello al quale si ispira Emery è quello del catalano che adesso allena il Manchester City e che è parito da Barcellona. Su una cosa però sono uguali: il trequartista sempre e comunque, ovvero un giocatore che gioca alle spalle della punta centrale. Fonte: Il Mattino

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