La formula dei 3 attaccanti piace a Zaccheroni. Per l’ex ct di Giappone ed Emirati Arabi, quella con l’Arsenal è la partita giusta per giocare così: Milik-Mertens ed Insigne, insieme. «Quella con l’Arsenal è una partita in cui devi forzare, e quindi far giocare insieme Insigne-Milik e Mertens ci sta tutto. E poi Carlo è un maestro in questo e non si può dubitare sulla validità dell’idea».
Tre attaccanti possono coesistere senza creare scompensi alla fase difensiva? «Sono proprio queste le occasioni in cui tutti si sacrificano ancora di più vista l’importanza della partita. Rischiare tre giocatori offensivi può essere negativo contro una squadra di bassa classifica, ma in partite come queste ti viene automatico dare ancora un aiuto in più in difesa».
Crede nell’impresa del Napoli? «Con tutto il rispetto per l’Arsenal ritengo che il Napoli sia una grande squadra: con l’organico che ha, un allenatore come Ancelotti e un pubblico come quello del San Paolo può ribaltare il risultato dell’andata. Nulla è semplice ma al Napoli non manca nulla per riuscirci».
Come si vince 3-0 dopo un ko di due gol all’andata? «Con l’organizzazione difensiva, quella del Napoli è nota, la migliore insieme a quella dell’Inter. Per prima cosa non bisogna prendere gol, anche se nella prima mezz’ora presumo che il Napoli proverà a spingere molto: il primo tempo bisogna chiuderlo in vantaggio e poi segnare altri due gol nella ripresa. L’importante è pensare positivo».
Cosa è successo a Londra, quali errori il Napoli non dovrà ripetere? «L’Arsenal in casa è un’altra squadra rispetto alle trasferte. Il Napoli ha sbagliato l’approccio, non ha evidenziato quella sicurezza e personalità di altre volte. Sicuramente nelle trame di gioco gli azzurri possono fare molto meglio e devono crederci e poi il pubblico del San Paolo fa decisamente la differenza»
E poi il Napoli come può fare gol all’Arsenal? «La conclusione da fuori sarà fondamentale, sulle palle alte non vedo possibilità, ma decisiva sarà la copertura del secondo palo, sul loro lato debole gli inglesi possono soffrire sui cambi di gioco».
E come si fa a non subirne? «Sporcare fin dal principio le trame dell’Arsenal con la copertura degli attaccanti e il lavoro dei centrocampisti: così alla difesa azzurra arrivano letture più semplici».
fonte: Il Mattino