È un Chievo con molto Napoli, o meglio di Pozzuoli: c’è Gennaro Sardo, una delle bandiere del club clivense rimasto lì nello staff come team manager: «È stata una stagione travagliata, difficile. Meritavamo di avere almeno 7-8 punti in più, questo ci avrebbe consentito i essere ancora in lotta per la salvezza. Ma questo club ha base solide ed è pronto a ripartire subito, anche dalla serie B». Braccio destro e operativo del presidente Campedelli è Mino Grillo, figlio di Franco, ex direttore sportivo del Napoli: è consigliere e consulente di mercato ma non solo del Chievo da diversi anni.
L’allenatore dei veneti spiega: «Può arrivare la retrocessione matematica? È un anno in cui è accaduto di tutto, sappiamo che può succedere. Bisogna tenere alta la testa e giocare da Chievo, vogliamo chiudere giocando al meglio. I tifosi fin qui sono stati straordinari, veniamo da due sconfitte e sappiamo che anche loro sono arrabbiati, più per come sono arrivate che per il risultato. Vorranno vedere un Chievo che gioca e costruisce. Se restiamo compatti possiamo trovare occasioni per andare a rete. Abbiamo sempre giocato e lottato. Degli episodi ci sono andati contro, speriamo servano per il prossimo anno. Di certo è anche colpa nostra, ma dalla gara d’andata con il Napoli in poi siamo sempre stati propositivi. Personalmente ho molta rabbia, ma vado anche a testa alta: abbiamo lavorato tanto anche se non siamo riusciti a raccogliere altrettanto. Dispiace per la squadra, per i tifosi e per la società: non abbiamo i punti che il Chievo merita. Le riflessioni le faremo quando arriverà la retrocessione matematica. E nemmeno spettano a me: a me spettano quelle del campo. Tutto serve per cambiare e ripartire, qui nessuno si tira indietro, cercheremo tutti di fare il meglio e faremo le analisi a fine stagione».
Fonte: Il Mattino