Damiano Tommasi, il Napoli, le milanesi e la romane come possono ridurre il gap con la Juventus?
«Lavorando con continuità. La Champions è un obiettivo fondamentale da raggiungere per fare certi investimenti e per rinforzare la rosa. Quella della Juve è più lunga rispetto alle altre e anche per questo il dominio bianconero è molto marcato. E poi c’è la mentalità, che viene fuori con il tempo. Vincere aiuta a vincere».
Milan, Inter e Roma hanno dovuto fare i conti con i vincoli del Fair Play Finanziario. Un problema in più?
«Forse sì. La Roma è stata costretta a vendere giocatori sul livello di quelli della Juve e, se ogni anno devi smontare un’ossatura, è dura. Gli investimenti dell’Inter invece sono stati limitati dal Fair Play».
Le norme dell’Uefa sono troppo severe per le proprietà che vogliono investire?
«Certe norme sono state positive e gli equilibri finanziari dei club sono fondamentali: magari si possono ritoccare alcuni “parametri”, ma un regolamento è fondamentale per far partire tutti sullo stesso piano».
La differenza tra la Juve e le altre è anche lo stadio di proprietà.
«Lo stadio è una conseguenza delle scelte giuste fatte dalle società, ma purtroppo quello degli stadi di proprietà per l’Italia è un argomento spinoso».
Quanto durerà ancora la dittatura bianconera?
«La Juventus non vince… stravince. Le altre, soprattutto le due milanesi, stanno costruendo un progetto e colmeranno il gap prima di Roma e Napoli. Quando ci riusciranno però non lo so». Fonte: CdS