Direttore Perinetti, il Napoli, le milanesi e le romane come possono ridurre il gap con la Juventus?
«Dando continuità ai rispettivi progetti tecnici. Il Napoli ha cambiato Sarri con Ancelotti, l’Inter ha alternato diversi allenatori e lo stesso il Milan. Bisogna prendere una strada e inserire ogni anno 2-3 giocatori importanti».
Milan, Inter e Roma hanno dovuto fare i conti con i vincoli del Fair Play Finanziario. Un problema in più?
«Indubbiamente. L’attuale dirigenza del Milan ha ereditato delle problematiche, ma ha risposto alla grande a gennaio con due ottimi acquisti. L’Inter e la Roma sono state sicuramente condizionate nelle loro scelte, ma ora saranno più “libere”».
Le norme dell’Uefa sono troppe severe per le proprietà che vogliono investire?
«Non so. Magari le norme possono essere riviste, ma un controllo ci vuole se si vuole evitare che certi club per rincorrere facciano sballare i conti. Un po’ di severità è necessaria».
La differenza tra la Juve e le altre è anche lo stadio di proprietà.
«Non dico che lo stadio sia fondamentale e… segni dei gol, ma averlo fa un’enorme differenza. Lo testimoniano anche altre realtà europee, non solo la Juventus che all’Allianz Stadium si sente a casa oltre ad avere ricavi importanti».
Quanto durerà ancora la dittatura bianconera?
«Ogni ciclo è destinato a finire e ci sarà una squadra che la fermerà. Secondo me l’Inter è più vicina rispetto al Napoli alla Juve». Fonte: CdS