Due episodi indipendenti l’uno dall’altro eppure accomunati dalla piaga del razzismo. Fortunatamente c’è un altro aspetto comune dei due casi: la pronta reazione delle società coinvolte, Chelsea ed Arsenal, i due club più prestigiosi di Londra, intente a collaborare con le forze dell’ordine per individuare e condannare i colpevoli. Un intervento deciso contro le discriminazioni.
GLI INSULTI A KOULIBALY
Nella mattina di ieri è emerso un video che registra alcuni insulti razzisti di un tifoso dell’Arsenal diretti a Koulibaly durante la partita giocata giovedì sera all’Emirates Stadium. Un episodio immediatamente stigmatizzato dall’Arsenal, che si è messo in moto per individuare il colpevole. I vertici dei Gunners hanno emesso un comunicato all’interno del quale sottolineano l’approccio di tolleranza zero nei confronti di questi episodi. Condannare questi comportamenti è l’unica via per affrontare e superare un problema sociale: severe punizioni applicate dalle società interessate.
I CORI CONTRO SALAH A PRAGA
L’episodio di Praga è documentato da un video. Le immagini in questione riprendono alcuni tifosi del Chelsea intonare il coro «Salah è un bombarolo» nella serata di giovedì: il fatto è avvenuto in un pub della città ed il coro si riferisce alla fede islamica del calciatore del Liverpool, prossimo avversario dei blues in Premier. Le autorità hanno negato loro l’accesso allo stadio, il Chelsea ha ritirato loro gli abbonamenti e li bannerà per un periodo minimo di 10 anni. Fonte: Il Mattino