Arsenal-Napoli: In evidenza tutti i difetti degli azzurri, si salva solo Meret

L'ex SPAL gioca una gara superlativa con due miracoli su Ramsey e Maitland-Niles

All’Emirates Stadium il Napoli perde 2-0 contro l’Arsenal, i Gunners surclassano gli azzurri nei primi 45 minuti. Ma poi nella ripresa la reazione dei partenopei non è sufficiente per riaprire il match. Lo juventino Ramsey e l’autogol di Koulibaly piegano le gambe ai napoletani che però recriminano sull’occasione colossale fallita da Insigne. Ora i ragazzi di Ancelotti sono chiamati alla partita della vita. Ma contro si troveranno un avversario che verrà al San Paolo forte del doppio vantaggio. Bisogna ringraziare Meret se il Napoli ha ancora una possibilità di passare il turno. Il portiere ex SPAL ha evitato più di una volta che il passivo forse peggiore. Vedere il Napoli costretto a difendersi nella propria metà campo dimostra la forza dell’Arsenal e la maggiore caratura internazionale dei suoi giocatori.

MERET MIGLIORE IN CAMPO

Il primo goal di Aaron Ramsey è frutto di una bellissima azione corale in verticale iniziata da Aubameyang per poi passare dai piedi di Maitland-Niles fino al tap-in facile facile di Ramsey. Mentre il secondo vede l’ex Sampdoria Torreira portare palla fino al limite indisturbato e segnare dopo la decisiva deviazione di Koulibaly che mette fuori causa l’incolpevole Meret. Nel finale del primo tempo Insigne riceve una palla solo da spingere in rete calciandola alle stelle da posizione ottimale. Nella ripresa Insigne aggiusta la mira ma è tutto inutile vista la posizione netta di offside. Ma la vera reazione non arriva perché Ramsey sfiora la doppietta con un destro violentissimo respinto dall’ottimo Meret. Il portiere azzurro si ripete anche su Maitland-Niles permettendo così ai suoi di poter sperare nel passaggio del turno. In vista del ritorno al San Paolo gli azzurri oltre alla prova d’orgoglio devono mettere in campo concentrazione e una maggiore precisione delle giocate, cosa che è totalmente mancata ieri sera.


A cura di Emilio Quintieri

 

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