Sembra scampato il pericolo di non vedere Gennaro Tutino nella trasferta di Padova. La botta ricevuta alla caviglia contro il Crotone si sta assorbendo e dopo un paio di giorni di allenamento differenziato, l’attaccante farà rientro in gruppo.
«A Padova vorrò esserci a tutti i costi – spiega Tutino – perché questo è il momento di accelerare. Non abbiamo mandato giù la squalifica di tre giornate comminate a Maniero per un normale fallo di gioco, sicuramente non intenzionale. Le immagini televisive lo hanno documentato».
Tutti dispiaciuti in casa Cosenza per il pesante stop inflitto a Maniero. «Per noi è un calciatore importante. Sempre stato sul pezzo. Vuol dire che a Padova giocheremo anche per lui».
PASSO IN AVANTI. La vittoria sul Crotone di domenica scorsa ha fatto salire il Cosenza a quota 38 in classifica. Una grossa boccata d’ossigeno in chiave salvezza. «Siamo stati bravi perché abbiamo superato una squadra in salute che non ha nulla a che spartire con quelle di basse classifica. Il Crotone ha giocatori tecnici e qualità da vendere, ecco perché i tre punti assumono un doppio valore, forse la vittoria più bella della stagione. Da dedicare al nostro meraviglioso pubblico, ai diecimila che ci hanno incitato per tutta la durata della gara».
Cosenza a un passo dal traguardo salvezza. Un ultimo sforzo, poi sarà ancora serie B. «Manca davvero poco per acquisire la permanenza, però avere vinto il derby ci ha dato una carica notevole e rappresenta un grosso passo in avanti. Nelle ultime cinque partite (il Cosenza riposerà nell’ultimo turno) dovremo ottenere il massimo perché mancano ancora 3-4 punti per potere festeggiare».
VERSO PADOVA. Domenica trasferta in casa dell’ultima della classe che giocherà col sangue agli occhi per cercare di risalire la china. «Per il Padova la gara contro di noi rappresenta un’ultima chance. I veneti moltiplicheranno gli sforzi per il loro attaccamento alla maglia e per cercare di onorare il campionato nel migliore dei modi, con grande dignità. Il Cosenza dovrà scendere in campo con determinazione e cattiveria agonistica per ottenere un risultato positivo. Viceversa – conclude Tutino -, se dovessimo perdere di vista l’umiltà, potremmo avere una brutta sorpresa».
La Redazione