Napoli/Genoa, gemellaggio sciolto in una domenica di aprile…

Tutto ciò che ha un inizio ha, inevitabilmente, una fine. Sembra la solita frase fatta, senza dubbio lo è, ma è quella che sintetizza meglio quanto accaduto. Sembrava indissolubile il gemellaggio tra tifosi del Napoli e tifosi del Genoa, invece, tutto sciolto, finito, “rotto”, come attesta lo stesso comunicato ultrà, in una domenica di aprile. Le motivazioni nel testo che segue e che già da qualche ora “spopola” sui social.

«Dopo mesi di lunghi e assordanti silenzi, un rapporto caratterizzato negli anni da colori intensi, sbiadisce in una monocromatica Domenica di Aprile»

«Sarebbe lungo ed inutile annoverare tutte le cause che hanno portato alla fine il rapporto stesso mal curato nel tempo e affidato esclusivamente ad amicizie personali, longeve vero, ma non trasferite ad un livello di gruppi ultras così come converrebbe». «Tante sono le soluzioni che con il tempo sono scivolate un po’ di mano, tra le tante questa improvvisa quanto persistente solidarietà verso una tifoseria che ci ha teso un vile agguato senza nemmeno farsi carico di chiedere come stessero i ragazzi gemellati coinvolti negli scontri. Non condividiamo questa linea di tendere mani ed abbracciare compagini nemiche colpevoli di aver tolto la vita a dei nostri fratelli di viaggio. La nostra coerenza ci impone di restare così come siamo sempre stati, solidali certo, ma senza mai oltrepassare quella linea sottile di confine. Senza sfociare in uno stucchevole buonismo che non onora il nostro essere. Abbiamo avuto cura di restituire in casa la stessa indifferenza ricevuta nel match di andata, poiché non ci sarebbe piaciuto fare i gradassi al San Paolo»

«Pertanto al di là di ogni singolo perplessità, gli ultras di Napoli delle due curve comunicano ufficialmente rotto il vecchio rapporto con i genoani in piedi da anni. Consci delle amicizie personali costruite da singole persone negli anni tra le due città, ribadiamo che la sopracitata decisione riguarda esclusivamente noi Ultras, non ricadendo mai su tutto il resto. Con un grosso dispiacere nell’animo di ognuno di noi, il nostro essere fieri e coerenti ci ha imposto questa scelta oramai non più rimandabile».

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