AIA: “L’uomo dietro la barriera rischia di causare un rigore? In qualche caso sì”

Il fenomeno del giocatore disteso dietro la barriera aumenta la casistica dei penalty

E’ ormai diventato di uso comune l’uomo disteso alle spalle della barriera per evitare il tiro rasoterra sui calci di punizione, come le immagini di Brozovic al Camp Nou contro il Barcellona che hanno fatto il giro del mondo. La domanda che in molti si sono posti è: se il giocatore disteso a terra dovesse colpire il pallone con la mano ci sono i presupposti per il penalty? Questa domanda se la sono posta i tifosi ma anche gli arbitri chiamati a rivedere le casistiche dei rigori con questo nuovo “fenomeno”, infatti durante il summit di ieri tra i rappresentanti dei club e la classe arbitrale il Napoli ha posto questo quesito. La risposta della coppia Nicchi-Rizzoli è stata: “In qualche caso si”, motivo per cui girarsi di spalle alla battuta di una punizione non legittima il giocatore a terra a colpire la sfera col braccio anche se in modo fortuito. Si dovranno rispettare i parametri del “movimento congruo” e del “volume del corpo”, avviso ai naviganti: Le braccia devono state al proprio posto comunque.

 

A cura di Emilio Quintieri

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