Quella di questa sera, in campo alle 20,30, è una tappa intermedia ma non certo di secondo piano: non è in ballo il secondo posto, perché la modestia di chi insegue non lascia intravedere una gran contesa per la piazza d’onore. Il Napoli gioca con se stesso: e l’impegno principale di Ancelotti, come al solito, è quello di vincere. Evitando al tempo stesso che la partita col Genoa sottragga energie all’impegno più importante ma che al tempo stesso la distrazione non ammorbidisca in maniera eccessiva la prestazione. Come è avvenuto con l’Empoli. E magari già col Sassuolo e prima ancora con il Torino. Ed è per questo che andranno in campo quelli che ormai sono i titolari. L’allenatore re dei trionfi in Champions con Milan e Real Madrid, non nega che sguardi, strategie e pensieri siano soprattutto rivolti all’Arsenal e agirà di conseguenza: stasera non ci sarà turnover robusto, anche perché in molti sono ancora non al top della condizione. Torna Ghoulam e la tentazione è di gettarlo nella mischia dal primo minuto: l’impressione è che quello tra l’algerino e Mario Rui sia il vero ballottaggio del giorno, visto che in ogni caso si è aggregato al gruppo solo due giorni fa. Allan è stanco, poco lucido e poteva essere messo a riposo: ma Verdi ieri si è fermato prima in allenamento e quindi difficile che venga gettato nella mischia. Dunque, la mediana sarà quella classica: con Zielinski nel ruolo che a lui piace di più, Allan e Fabian al centro della linea a 4 e a destra il solito instancabile Callejon. Anche in difesa, meglio fare meno esperimenti possibili: Maksimovic e Koulibaly saranno chiamati al tour de force, anche perché Luperto centrale è un test rischioso in una serata così delicata come quella con il Genoa.