La laurea è un sogno anche per i genitori di Alex Meret, le sue parole a Il Mattino
Chissà che contenti, mamma e papà.
«Sono stati fantastici perché non mi hanno mai forzato, mi hanno accompagnato ogni giorno dalla scuola al campo di allenamento e viceversa. Non si sono mai persi una mia partita. Però non hanno mai smesso di dirmi che dovevo studiare. E avevano ragione: mi sono diplomato al liceo Scientifico e ora sono iscritto all’Università San Raffaele di Roma, al corso di laurea di scienze motorie. Al primo esame ho preso 28. Lunedì ne ho un altro, in psicologia».
Può servire per avvicinarsi alla sfida con l’Arsenal la psicologia?
«Sappiamo che sarà una gara difficile, ma noi ci arriveremo al meglio, nonostante lo scivolone di Empoli: conosciamo il loro valore, ma anche il nostro. Sappiamo anche che per migliorarci non dovremo più avere cali di rendimento, ne siamo consapevoli. A Londra ci aspetta una partita difficile ma siamo carichi e ci arriveremo al meglio. Senza dimenticare che domani con il Genoa vogliamo conquistare quei tre punti che ci servono per consolidare il nostro secondo posto».