Il modo di giocare è semplice, come era quello del suo allenatore. Non è costato spiccioli, è arrivato al termine di un casting per la fascia che non finiva mai. Pagato 12 milioni al Lillama alla fine difficile potersi dire pentiti per l’investimento: rendimento costante nelle 21 partite giocate con la maglia azzurra. Con l’errore grave, gravissimo, nella gara con la Juventus al San Paolo e quello strampalato retropassaggio che liberò lo scatto di Ronaldo. Pescato in Francia dalla coppia Giuntoli – Pompilio, Malcuit con caratteristiche ben precise, si è adattato velocemente al calcio italiano dove,molto più che in quello francese, la fase difensiva èi sostanza più che presenza. Dei terzini è quello più sicuro di una riconferma. Fonte: Il Mattino