Carletto si consola contro la sua ex Roma e alla fine, nel dopo gara pare voler dire che ne vedremo delle belle da qui alla fine. E il riferimento, ovvio, è all’Europa League. Così in conferenza stampa:
Ancelotti, facile immaginarla soddisfatta?
«Che vi avevo detto? Che questa squadra stava bene, era in una buona condizione ed era fresca anche sotto il profilo mentale. Abbiamo vinto meritatamente e questi tre punti sono importanti sia per la classifica che per la nostra autostima».
Il pensiero è all’Arsenal?
«Ci serviva una vittoria così netta fuori casa e contro una squadra come la Roma. Ma io me l’aspettavo e non sono sorpreso da questo atteggiamento e da questa partita. Ho visto uno spirito positivo, ho visto rifare le cose che abbiamo provato in allenamento in questi pochi giorni. Il segnale che il Napoli c’è».
È una squadra che ha imparato a gestire i momenti?
«Nel primo tempo dovevamo gestire meglio, a un certo punto siamo stati, abbiamo pensato di poter abbassare il ritmo quando, invece, non era necessario. È evidente che si poteva gestire meglio il finale della prima frazione ma nel secondo tempo poi le cose sono andate decisamente meglio. Andiamo ad affrontare un periodo decisivo di questa stagione e ci arriviamo nel modo migliore».
C’è da preoccuparsi per le uscite di Hysaj e Mertens?
«Non mi pare che ci sia nulla di grave. Valutiamo nelle prossime ore…».
Buona la risposta all’Olimpico anche delle seconde linee?
«Certo. In questo momento i giocatori che hanno giocato di meno sono motivati e sono più freschi e questo gli consente di dare un contributo supplementare. Sono soddisfatto delle prove di Verdi, Ounas e Younes che stanno aumentando ancor di più il livello qualitativo della rosa».
Verdi è investimento assai importante.
«Ha giocato bene col Torino, all’andata, poi ha perso un po’ di condizione e anche un po’ di stima in se stesso. Credo che questo match con la Roma ci abbia fatto ritrovare un calciatore molto importante».
Ha mai pensato, nell’intervallo, di non poter vincere questa gara?
«Un po’ delusi nello spogliatoio eravamo per il modo con cui avevamo subito il pareggio. Però era legato esclusivamente un singolo atteggiamento sbagliato, a una ingenuità individuale che ha provocato il rigore, perché per il resto tutto era stato fatto bene. Solo che avremmo dovuto fare gol in qualche altra occasione: avevamo facilità nella costruzione del gioco ma non riuscivamo a finalizzare. Cosa che invece nelle ripresa ci è riuscita».
In tanti vi danno favoriti per il successo in Europa League.
«Tocco ferro. Ma è un onore essere considerati come la squadra da battere. Solo che abbiamo un quarto complicato contro un avversario difficile. Sono convinto che arriveremo bene a questa doppia sfida, ma serve l’intensità vista con la Roma perché contro gli inglesi ci attende una vera battaglia. Ma noi vogliamo fare tanta strada ancora».
Insomma, contento Ancelotti?
«Molto. Lo spirito è quello giusto, la determinazione anche. Non ci siamo lasciati andare dopo l’ingiusto pareggio subito nel recupero. Un segnale importante».