E’ tutto o quasi, inevitabilmente, concentrato intorno a Fabian Ruiz, il depositario di una verità assoluta in un ruolo che altrimenti andrebbe consegnato ad un interprete inedito, che potrebbe essere Maksimovic o anche Callejon: ma se lo spagnolo dovesse ritrovare se stesso, dopo la paura della settimana scorsa e il ricovero in ospedale, il Napoli sarebbe prossimo alla normalità e capace persino di stupire. In mezzo, of course, Allan con Fabian Ruiz, e sulle fasce da una parte Callejon e sul versante opposto, non essendoci Zielinski, un Insigne che avanza gioiosamente, memore del suo passato con Benitez all’interno di un sistema che si può declamare come meglio suggerirà la partita, 4-4-2 o anche 4-2-3-1. L’incognita, per gradire, sempre a sinistra, verrebbe rappresentata da Younes, che ha scalato le gerarchie e con l’Udinese ne ha già giocato una da titolare (con tanto di gol).
L’attacco sembra intravederlo, lo suggerisce il campo e una situazione generale: Milik con Mertens, «banalmente» verrebbe da dire. E forse proprio per questo da verificare a oltranza: mancano tre allenamenti alla partita e un bollettino medico che contribuirà a declamare la formazione. Fonte: CdS