Italia-Liechtenstein – La moviola: senza il Var e la tecnologia è preistoria

Poco più che un’amichevole d’allenamento, che pure ha mostrato qualche sbavatura del russo (Rosetti è stato designatore nel Regno dello Zar fino al 2013) Kirill Levnikov, 35 anni, internazionale dal 2016, approdato solo quest’anno alla fase a gruppi dell’Europa League (ancora a secco invece in Champions, preliminari compresi). Spostamento rivedibile (decisamente troppo “centrale” e per questo spesso d’intralcio), gestione disciplinare severa in una gara che ha avuto zero agonismo (ma il rosso per aver evitato la segnatura di un gol è sacrosanta), qualche errore (Goppel colpisce col braccio sinistro un cross di Politano nella ripresa, non era in area, ma era netto). Due rigori fischiati, ma sul primo c’è il dubbio che il pallone sia già entrato, sul gol del 6-0 Pavoletti parte in offside… VARistico. Considerazione generale: nell’era del VAR, gare come questa, senza tecnologia, sembra davvero preistoria.

RIGORI. Sul tiro di Verratti, Hasler colpisce con il braccio sinistro largo, Levnikov non ha dubbi e fischia il rigore. Piuttosto, un attimo prima, Buchel devia il pallone colpito da Romagnoli (e toccato da Sele), l’impressione è che possa essere entrato (vedendo la posizione del braccio rispetto ai piedi e alla linea). Ma non essendoci Gol Line Technology…. C’è anche il secondo rigore: Kaufmann allarga il braccio destro e gol gomito colpisce il pallone che stava entrando, il rosso per aver evitato la segnatura di una rete è una conseguenza.

OFFSIDE SÌ… Nel primo tempo, annullato un gol a Quagliarella (ma l’arbitro aveva già fischiato) per fuorigioco: c’è, oltre la linea difensiva al momento del tiro di Sensi. Nella ripresa, invece, il VAR avrebbe annullato il gol di Pavoletti del 6-0: al momento del cross verso l’area di Mancini, l’attaccante del Cagliari è di un pelo oltre Malin, l’assistente numero due, Vorontsov, non lo vede, ma col 3D il VAR se ne sarebbe accorto. Fonte: CdS

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