Non sarebbe potuto essere diversamente. «Mi sento uno schifo presidente nel sentire quel commento in tv», lo ha detto Annalisa Moccia quando ha telefonato al presidente della sezione AIA di Nola, Severino Vitale. Ferita nell’orgoglio di donna, ancor prima che di arbitro. «È uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri in un campionato dove le società spendono centinaia di migliaia di euro. Ed è una barzelletta della Federazione una cosa del genere. Eccola qui, la vedete, una cosa impresentabile per un campo di calcio». Queste le parole di Sergio Vessicchio, telecronista di un’emittente di Agropoli che hanno scatenato un putiferio in tutta Italia mentre entrava in campo la terna arbitrale di Agropoli e Sant’Agnello, squadre di eccellenza. Il presidente nazionale dei fischietti Nicchi ha già dato incarico all’avvocato Di Stazio per l’azione legale nei confronti del giornalista. Docente di educazione fisica, Annalisa è una dei primi 10 assistenti in Eccellenza e da 8 anni è organica ai ruoli AIA. Calcio al femminile dunque di nuovo nel caos. Dopo le parole di Collovati sulle donne che non possono commentare una partita di calcio, un nuovo episodio di maschilismo, seppur affidato a un anonimo telecronista, che ha scatenato reazioni anche nel mondo politico.
Fonte: Il Mattino