La vera delusione del patron azzurro ha un nome e cognome. Tanti addii a giugno

Sì, era certo De Laurentiis che Diawara avrebbe potuto dare di più. E sperava anche che lo stesso Ounas fosse più funzionale e continuo. Ma probabilmente la vera delusione è Verdi. Doveva essere la ciambella di salvataggio del mercato di gennaio del 2018, rinviò il passaggio all’estate ma Carlo non lo ha mai preso in considerazione. E l’ex Bologna è costato oltre 22 milioni di euro. Non proprio spiccioli. Non solo loro tre, però: è chiaro che Hysaj ha dimostrato che nel contesto sarriano era un terzino, al di fuori di quella organizzazione è un altro calciatore. E lo stesso Mario Rui non ha mai davvero esaltato il tecnico azzurro. «Il bilancio per il Napoli in questa stagione, ripeto ancora, è positivissimo perché con un cambio di allenatore si cambia mentalità di gioco». Tradotto, non potevo aspettarmi di più. Dunque, Carlo ha rispettato i piani estivi: qualificazione Champions ampiamente raggiunta in anticipo, avanti in Europa e tentativo di valorizzazione della rosa. Quest’ultimo punto, per inciso, proprio alla base della rottura con Sarri che aveva puntato sul gruppo dei cosiddetti «titolarissimi», senza mai dare chance alle seconde linee. Con Carlo, invece, non è andata così. Ma per alcuni, è scattata lo stesso la bocciatura. Andranno via. Il mercato di giugno sarà pieno zeppo di addii. Senza dimenticare il rischio di veder partire uno tra Allan, Insigne e Koulibaly. Corteggiati da mezza Europa. Fonte. Il Mattino

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